Leggevo su un interessante articolo “su uomini e trasporti” in cui si usava il termine evangelico(secondo Matteo) “SEPOLCRI IMBIANCATI”, termine antico ma molto attuale. Unatras paventa lo spauracchio del fermo del trasporto per indurre lo stato ad effettuare gli esborsi precedentemente contrattati e promessi. Certo che non possiamo, non chiederci, se questi scioperi siano indirizzati nella giusta direzione. Effettuando un fermo del trasporto contro il governo, significherebbe ammettere, che i trasportatori non sono in grado di sopravvivere senza elemosina. In questo modo si conferma il marcio presente all’interno di questi sepolcri imbiancati. Mega logistiche e committenze che sopravvivono solo grazie a sfruttamento ed evasione fiscale. Certo che 300 milioni sono dei bei soldini, ma proprio la fiap ci rendeva partecipi del fatto che la perdita annuale ammonta a circa 3 miliardi l’anno a causa delle attese presso le logistiche. Se poi aggiungiamo un quadro infrastrutturale inadeguato e la totale incapacità di molti trasportatori di farsi pagare adeguatamente la situazione si presenta ancora più drammatica.

Non sarebbe più giusto fermarsi per ottenere tariffe migliori??

30 autisti georgiani ed uzbeki hanno scoperchiato il vaso di pandora tirando fuori quanto di marcio si nascondeva sotto la loro situazione. Camion nuovissimi, mega flotte che nascondevano il più bieco degli sfruttamenti.

Oggi nelle nostre associazioni militano centinaia di iscritti, migliaia di follower…

Cosa pensate che succederà quando inizieremo a rivoltare quanto di marcio c’è nel trasporto e nell’associazionismo italiano?

Contro chi farete fermare il trasporto? Quanti soldi serviranno ai trasportatori per restituire il maltolto?

INIZIATE A PROTESTARE CONTRO LE ASSOCIAZIONI CHE NON VI HANNO FATTO CRESCERE.

CONTRO CHI NON VI PAGA IL GIUSTO E VI HA RESI SFRUTTATORI PER CONTO TERZI.

NOI AUTISTI STIAMO PER FARLO E NON BASTERANNO 300 MILIONI A TAPPARE IL BUCO.

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