A seguito della Proposta inoltrata dalle 4 sigle dell’autotrasporto costituite da due associazioni create e gestite da autisti professionisti e due sindacati dell’autotrasporto, rispettivamente:

l’associazione Fondazione Nazionale Conducenti( Presidente Luigi Conte)

l’ Associazione Willy sicurezza e legalità nel trasporto a.c.f.(Vicepresidente Maurizio Valori)

Il Sindacato FNILT/CSE (Segretario Generale Mario Zotti)

Il Sindacato Ugl Viabilità e Logistica (Responsabile Nazionale Conducenti Domenico Lizzi)

Ad oggi con rammarico, non si ravvisa nessuna risposta dalle parti chiamate in causa, neanche di esito negativo. Siamo fermamente convinti che tale proposta per un accordo ponte, sia già per sua natura “fin troppo morbida” ed accettare qualcosa di più esiguo sarebbe scorretto nei confronti dei lavoratori del settore.

Oltre a un giusto adeguamento di quel 40% previsto dal ritardo della stipula sul contratto, che dovrebbe tener conto non solo dell’ultimo dato inflattivo del 5,7% ma che dovrebbe mettere in conto il boom inflattivo dell’ultimo triennio che si attesta al 17,1% (dati istat), si dovrebbero tener conto di tutte quelle armi dateci dall’ ultima legge di bilancio del 2023, che consentono di elargire ai dipendenti somme fino a 3000 euro annui in fringe benefit non tassabili.

Questi strumenti se utilizzati con intelligenza e lungimiranza porterebbero nelle tasche dei lavoratori somme di circa 300 euro mensili.

Chiedere ai lavoratori, dopo 7 anni dal rinnovo e dopo una trasferta non correttamente rivalutata da quasi 20 anni (2007) di accontentarsi di miseri 41 euro sarebbe una vera offesa ai lavoratori del comparto.

IL LAVORO DEVE ESSERE DIGNITA’ E NON ELEMOSINA.

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